Scheda Libro

copertina Teresio Bianchessi, ovvero del come si concilia il dare e l'avere con la poesia e la narrativa.
Del come insomma ci si ribella a situazioni che si scoprono nate non tanto da proprie scelte bensì da precedenti socio economici, della classe sociale d'origine, da retaggi atavici.
Non è più possibile reprimere ecco quindi a dar corpo a discorsi precedenti la raccolta: GRAZIE. RIPRENDO LA VITA DALLA FINE; una raccolta che propone; "...con chiarezza e brevità l'eterno problema del vivere...".
"...Le liriche hanno un processo di sintesi a volte veramente efficace anche se spesso e volutamente l'autore non conclude, che sostiene l'impalco poetico è una fresca reminescenza della terra come filo conduttore, le immagini prese a prestito dal paesaggio campestre si ripetono in amore come in un malinconico sogno..."
Sono giudizi critici apparsi su: Paese Sera, Cronache cremonesi, Giovan i, Eco di Bergamo, Hmanitas.
Ma i paesaggi mutano, ora è il Lambro  e il fiume dell'infanzia è lontano.
Partecipa in questo periodo e viene premiato dalla giuria "Premio Nazionale Poesia Media Valle dell'Oglio" e nei versdi premiati si legge: "...sul greto / beni rifiutati anzitempo, testimoniano, / qui cosa rimane? / qui da noi / pigrizia / e io intanto vado tutte le mattine in ufficio e l'ufficio marcia /..."   

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