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Teresio Bianchessi edita nel 1970 la sua prima raccolta di poesie "Grazie. Riprendo la vita dalla fine" che verrà premiata al concorso Nazionale "Media Valle dell' Oglio". Incontra in quegli anni, frequentando la scuola serale "Barnaba Oriani" di Milano, come "lavoratore - studente", Giuseppe Pontiggia che incoraggia la sua passione. Sono gli anni del post sessantotto e le idee circolano liberamente; i giovani sopratutto sentono che anche la loro voce è "capitolo". E' un fiorire di fogli clandestini, di poesie, racconti, romanzi, saggi, che portano nuove idee e proposte capaci di sconvolgere anche le ministeriali bibliografie scolastiche. Frequenta la libreria Calusca di corso di Porta Ticinese dove transitano giovani, assetati insegnanti decisi a rinnovare burocrazia e schemi obsoleti nella scuola. Fraternizza con Primo Moroni che diventa carismatico riferimento per tutti coloro che non si spaventano del nuovo; Primo fa conoscere loro Mao e il maoismo divenuto abbagliante riferimento per una rinnovata giustizia sociale. Proprio alla Calusca incontra l'editore "Scimmia verde" che pubblica il suo primo romanzo "Parlare è inutile, ci conosciamo". Siamo nel 1976, le tensioni sociali sono vibranti e "qualcuno" si impaurisce e non trova di meglio che seppellire il fermento del "68 delle idee" con le bombe, con le stragi ritardando così colpevolmente la crescita del paese. Il richiamo della terra d'origine, proviene dai campi avendo trascorso la sua infanzia nel cremasco, Ripalta Arpima il paese d'origine, arriva quasi a mitigare, dopo tanti anni difficili in città, dopo la strage di Piazza Fontana, dopo gli anni di piombo, la sua anima confusa. Lo sguardo rivolto all'indietro gli fa capire quanto radicali e rapidi siano stati i cambiamenti e quanto lontano sia oramai quel mondo, quella cultura contadina della quale crede, ne è profondamentre convinto, si patirà a lungo l'assenza. Scrive così nel 1997 "Omaggio a Ripalta Arpina", un'appassionata testimonianza di un mondo contadino oramai scomparso, delle sue usanze, delle sue tradizioni. Scopre che le memorie riportate sono comuni a tutte le terre rurali lombarde e non solo e con sua sorpresa il libro finisce nel "Bollettino storico cremonese" ed è tuttora richiesto. Nel 1998 collabora con due capitoli riferiti alle usanze del territorio al volume "Lippa e morra" che ripropone i due giochi, diffusissimi, al tempo, in quasi tutta la Lombardia. Capitolo nuovo e a parte gli scritti su Santa Lucia. La Santa più amata gli era rimasta nel cuore ma come quasi tutti i bambini ne conosceva solo la favola, nulla sapeva di lei. Fu l'amico Davide Casazza titolare della libreria "Galleria del libro" in Crema a spronarlo a scrivere un libro sulla Santa e dopo un primo momento di normale diffidenza decise, anche dopo aver verificato una inesistente bibliografia, di occuparsene. Un mese in Sicilia, a Siracusa, città natale della giovane martire, gli permise di documentarsi e raccogliere tutto quanto gli serviva e che gli avrebbe consentito poi di diventare l'autore di riferimento per Santa Lucia. Per l'Editrice Monti nel 2000 pubblica "Santa Lucia la fiaba e la storia" arrivata ora alla terza edizione; due anni dopo, nel 2002 "La magica notte di Santa lucia"; il volume rivolto ancor di più ai bambini contiene un cd musicale delle più belle filastrocche di Santa Lucia, curato da Cristina Paltrinieri. Nel dicembre 2005 chiude il ciclo dedicato a Santa Lucia pubblicando con Ideeali "Santa Lucia". Il libro è rivolto ai più piccini ed ha disegni dell'apprezzata illustratrice svizzera Rosy Gadda Conti. Questo libro puzzle fa scoprire ai bambini, in modo semplice, attraverso tenere storie, filastrocche e cenni storici il personaggio di Santa Lucia. Nel durante non trascura però la memoria della terra; infatti è del 2002, prefazione di Castellaneta, sempre per i tipi della Editrice Monti "101 proverbi padani - perle di saggezza contadina". Castellaneta: "Il lettore apprezzerà il sapore terragno di queste locuzioni, che conservano nel tempo il lessico di un idioma genuino, quello della civiltà contadina, che i nostri avi hanno custodito per secoli...per questo le perle di saggezza di Teresio Bianchessi escono in modo così suggestivo i colori e i sapori della vita di campagna, come fossero ricette di un'esistenza felice." L'amore e San Valentino protagonisti del 2006; pubblica infatti sempre per i tipi della Monti, scritto a doppie mani con la figlia Silvia "L'amore profuma di rose". Così Euroclub recensisce il libro, nel proprio sito: "Le origini della festa di san Valentino, i versi dei poeti, le parole dei cantautori in un volume che coniuga storia, musica e poesia. La festa di san Valentino si celebra a tutte le latitudini e a tutte le età. E' universale e spontanea, proprio come l'amore, perché ci ricorda che al mondo non esiste sentimento più nobile ed eterno. Questo libro è un regalo davvero prezioso e speciale". Intenso il 2006 è infatti alla fine dello stesso anno che pubblica con la Giunti Demetra "Pane, Fame, Salame...saggezza e ricette della cucina povera di ieri" Dal libro: "La fame più che l'appetito, era l'ingrediente fondamentale della cosiddetta cucina povera. Uno stimolo fastidioso, sordido, insistente, che partiva dallo stomaco e saliva su, su sino al cervello a ottenebrare le idee a confondere, a intimorire. E il suo morso mostrava chiaramente tutta la precarietà del quotidiano e l'incertezza del domani." Un successo che ha richiesto una immediata ristampa. I libri comunque sempre parte della sua vita, l'incontro con il mondo dell'editoria inizia proprio oltre 40 anni fa, negli anni '70 con la nascita di una casa editrice che sarà protagonista nel panorama editoriale italiano: L'Adelphi e ad indirizzarlo nel settore sarà proprio Giuseppe Pontiggia che collaborò da subito con la casa editrice. Poi un lungo cammino attraverso tutte le realtà che portano il libro al lettore: libreria, promozione editoriale, distribuzione, grossista, grande distribuzione, librerie web, sempre felice di poter contribuire dal di dentro a veicolare in anticipo idee che interesseranno il domani di tutti. E' testimone di lontani best sellers, il primo degli anni '70: "Strage di stato" edito da Savelli editore, poi "Love story" di Erich Segal e in tempi più recenti "Varcare la soglia della speranza" di Papa Karol Wojtyla per arrivare, oggi a "Cinquanta sfumature...di...tre colori". Per la sua professione incontra molti scrittori: Indro Montanelli, Wilbur Smith, Calasso, Magdi Allam, Giuseppe Pontiggia, Roddy Doyle, Ian McEwan, Paulo Coelho, Roberto Gervaso, Mauro Corona, Paolo Giordano, Arrigo Levi, Clive Cussler, Bruno Vespa, Sveva Casati Modignani, Carlo Castellaneta, Giuseppe Pederiali, Vittorio Sgarbi, Francesca Melandri, Carmen Covito, Umberto Eco, Susanna Tamaro etc, in ordine sparso così come lo sono le loro opere nei ripiani della sua biblioteca. Per ognuno un ricordo, da ognuno un arricchimento. Ora dopo quasi 53 anni di attività, ha "riposto il libro sullo scaffale" e potrà così riprendere, gli inediti che ha nel cassetto.